Vincere altrove: gli ex Roma che hanno trovato la Champions… lontano da Trigoria

Vincere altrove: gli ex Roma che hanno trovato la Champions… lontano da Trigoria

di 7 Maggio 2025

Zalewski all’Inter è solo l’ultimo di una lunga, lunghissima lista.

Ex Roma che – una volta salutata la Capitale – si sono ritrovati a giocarsi (o vincere!) una finale di Champions League. Per qualcuno è stato un colpo di fortuna, per altri il coronamento di una carriera di livello.
Ma per i tifosi romanisti, diciamolo, è diventata una sorta di maledizione tragicomica ricorrente.


Dalla Roma… alla coppa: un treno in uscita per la gloria

Dai primi anni 2000 in poi, la Roma ha visto sfilare decine di talenti dal cancello di Trigoria. Alcuni sono diventati leggende altrove, altri meteore fortunate.
Ma quello che colpisce è il numero: almeno 16 ex romanisti hanno raggiunto una finale di Champions dopo aver lasciato Roma. E in alcuni casi l’hanno pure alzata.
L’Inter, in particolare, sembra avere una sorta di dipendenza affettiva dal mercato giallorosso:
ben 6 ex Roma hanno giocato una finale di Champions proprio in maglia nerazzurra negli ultimi anni.


Ecco l’elenco dei “fuggitivi europei”

Hanno giocato una finale di Champions dopo aver lasciato la Roma:

  • Alisson

  • Benatia

  • Marquinhos

  • Samuel

  • Chivu

  • Cafu

  • Emerson

  • Rüdiger

  • Zalewski

  • Pjanić

  • Paredes

  • Frattesi

  • Mkhitaryan

  • Džeko

  • Salah

  • Lamela

In panchina? Luis Enrique, che dopo una fugace esperienza romanista ha preso la via della gloria in Catalogna.


Una formazione da finale mondiale

E se li mettessimo tutti insieme in campo? Ne uscirebbe una formazione mica male.
Anzi, una squadra da ultimi atti europei, da brividi e rimpianti.

Modulo: 4-3-3

Portiere:

  • Alisson

Difesa:

  • Emerson – Marquinhos – Benatia – Cafu
    (alternativa difesa a tre: Samuel – Chivu – Rüdiger)

Centrocampo:

  • Pjanić – Paredes – Frattesi
    (con Mkhitaryan pronto a subentrare)

Attacco:

  • Džeko – Salah – Lamela

Un tridente che definire “magico” è forse poco. È più una poesia dal finale amaro per chi l’ha vista nascere in giallorosso, ma fiorire con altre maglie.


Roma, crocevia di stelle (per altri)

Cosa ne pensate di questo undici stellare?
Un gruppo di giocatori che ha trovato la propria dimensione (anche) lontano da Roma, ma che a Roma è passato.
Chi per pochi mesi, chi per anni.
Ma tutti, in un modo o nell’altro, hanno raccolto il meglio della propria carriera (o hanno continuato un grande percorso) una volta lasciata la Capitale.

La domanda (volutamente provocatoria), a questo punto, sorge spontanea:
e se il vero trofeo della Roma fosse… l’addio?

Per noi romanisti, ovviamente no, ma… Dopotutto, di bandiere ed eroi, se ne vedono sempre meno…

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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About the Author: Alessandro Tassinari

Alessandro nasce a Forlì il 21 settembre del 1998. Ha partecipato a diversi Concorsi Letterari ottenendo più di ottanta premi e riconoscimenti (tra primi posti e menzioni di merito); suoi componimenti sono presenti in diverse antologie e siti d’impronta culturale. Nel 2015 partecipa ad una mostra forlivese, dedicata alla creatività adolescenziale. Partecipa come comparsa alla docu-fiction “Morgagni oggi; sua maestà anatomica” (di Cristiano Barbarossa). Realizza le illustrazioni per il fantasy “L’ombra di Lyamnay” (Annarita Faggioni), per poi firmare le introduzioni alla raccolta poetica “Respiro di vita” (Melissa Storchi) e a “Dieci Dodici” (Umberto Pasqui). Nel 2016 riceve il premio “Naim Araidi” per la poesia giovane. L’anno seguente partecipa come giurato al concorso “Aspettando il Natale”. Vince una borsa di studio per merito presso l’Università di Bologna ed un’altra istituita dal Comune di Cervia in memoria di Gino Pilandri, storico sindaco della città romagnola. Presso l’Università di Bologna consegue in tutto tre lauree: in Lettere, Italianistica e Geografia.

One Comment

  1. Fabio 7 Maggio 2025 at 20:44 - Reply

    Sono cambiate anche un paio di dirigenze, il fallimento di Sensi…. Diciamo che non è semplice per le squadre italiane riuscire a raggiungere e mantenere alti livelli europei. L’Inter di quest’anno rispetto alle altre semifinaliste ha bilanci decisamente inferiori…. e finché l’Italia non metterà in ordine gli stadi e i bilanci sarà un continuo turn-over di campioni o quasi che vanno, vengono, partono, tornano, arrivano e vanno!!!

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