MotoGP – Recensione Ignorante Francia 2025: ZarCuor di Leone e altre storie

MotoGP – Recensione Ignorante Francia 2025: ZarCuor di Leone e altre storie

di 11 Maggio 2025

Di pioggia, cadute e bandiere sventolanti…

Le Mans è sempre Le Mans. Basta il nome e, in qualunque categoria del motorsport, sai che se ti trovi in quel comune francese non potrai che divertirti. 
Storico, epico, imprevedibile. Tra pioggia, moto che volano (a volte anche troppo), penalità come se piovesse – e infatti pioveva davvero – il GP di Francia ci ha regalato una gara pazza, confusa, e proprio per questo intrigante.

Le condizioni meteo hanno fatto il bello e il cattivo tempo (letteralmente): pioggia intermittente, long lap penalty, cambi moto a raffica, strategie a caso, sliding doors degne di un film di Nolan.
Nel caos più totale, Johann Zarco, con un cuore grande così e una pioggia nelle vene, ha portato a casa il secondo successo in MotoGP (18 fra tutte le categorie) nel giorno più importante della sua carriera. A casa sua. A Le Mans. Apoteosi.


Le Pagelle di oggi

Zarco (francese) su LCR Honda (che ha sede a Monaco), con sponsor Castrol (britannico), con tinte tricolori (italiano).
Voto: 10 e Lode.

“Alpáin” per Alpine. Tanto l’inglese è ormai ovunque, quindi ok così, “inglesizziamo” tutto che va bene.
Voto: 7,5.

Il sorpasso di Viñales su Oliveira “con slancio e generosità”.
Voto: 8,5.

La caduta di Morbidelli, Bagnaia e Bastianini.
Voto: 2 a questo triste destino nostrano…

La gara di Savadori, Nakagami, Fernandez, che si fanno trovare pronti a sfruttare l’occasione.
Voto: 8.

I discorsi sulla meteorologia e sul vangelo, una non esclude l’altra, anzi…
Voto: Menzione speciale Colonnello Giuliacci.

“Nel breve, nel tardo, nel lungo”, la nuova Trinità by Guido Meda.
Voto: Amen.

Solo una caduta (spettacolare) di Alex può evitare che i due fratelli Marquez arrivino, come sempre, a podio.
Voto: di un’altra categoria.

La gara di Zarco, la partenza in salita, il rischio alla caduta di Pecco, i 20 secondi rifilati a Marc, la scelta tattica giusta a inizio gara.
Voto: 110 e Lode.

L’omino Michelin che sventola la bandiera. No, vabbè, pazzesco.
Voto: 30 e Lode.

Aldeguer sul podio dopo una gara di rincorsa e sudore.
Voto: 9.


Voti Bonus ignoranti

La scivolata fotocopia di Alex Marquez, due volte per terra.
Voto: Ctrl+C / Ctrl+V.

Quartararo in vetta e poi giù come un tuffatore.
Voto: Triplo carpiato con penalità.

Il regolamento sui cambi moto pre-gara.
Voto: Kafka sulla griglia.

Oliveira che parte bene e scompare come un personaggio secondario.
Voto: Fantasma della MotoGP.

Marc che ci prova, ma Zarco ne ha di più.
Voto: Risposta chiara alla domanda “chi è il leone oggi?”

Bagnaia riparte, ma per andare dove?
Voto: Perseveranza inutile.

Pedro Acosta, il talento che c’è ma non ancora del tutto.
Voto: Promessa non ancora mantenuta.

Aldeguer podio “alla penultima curva”.
Voto: Rapina all’ultima staccata.

Meteo di Le Mans.
Voto: Thriller atmosferico.

La regia internazionale che inquadra l’omino Michelin e non altro. Giusto così.
Voto: Genio assoluto.

La nostra Grafica Rinnovata.

Voto: beh, lasciamo decidere voi!!!


Conclusioni finali (serie, ma non troppo)

È stata una gara folle, come spesso capita a Le Mans, ma anche ricca di significati.
Zarco vince a casa sua dopo mille gare, mille sofferenze e mille interviste dove diceva “non ci penso”.
Marc Marquez si accontenta, ma allunga in campionato approfittando delle disgrazie altrui.
Ducati interrompe la striscia di 22 vittorie consecutive.
E noi, spettatori felici, ce ne andiamo con il sorriso e con la certezza che la MotoGP, quando è così, è uno sport da Oscar.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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About the Author: Alessandro Tassinari

Alessandro nasce a Forlì il 21 settembre del 1998. Ha partecipato a diversi Concorsi Letterari ottenendo più di ottanta premi e riconoscimenti (tra primi posti e menzioni di merito); suoi componimenti sono presenti in diverse antologie e siti d’impronta culturale. Nel 2015 partecipa ad una mostra forlivese, dedicata alla creatività adolescenziale. Partecipa come comparsa alla docu-fiction “Morgagni oggi; sua maestà anatomica” (di Cristiano Barbarossa). Realizza le illustrazioni per il fantasy “L’ombra di Lyamnay” (Annarita Faggioni), per poi firmare le introduzioni alla raccolta poetica “Respiro di vita” (Melissa Storchi) e a “Dieci Dodici” (Umberto Pasqui). Nel 2016 riceve il premio “Naim Araidi” per la poesia giovane. L’anno seguente partecipa come giurato al concorso “Aspettando il Natale”. Vince una borsa di studio per merito presso l’Università di Bologna ed un’altra istituita dal Comune di Cervia in memoria di Gino Pilandri, storico sindaco della città romagnola. Presso l’Università di Bologna consegue in tutto tre lauree: in Lettere, Italianistica e Geografia.

One Comment

  1. Fabio 11 Maggio 2025 at 22:57 - Reply

    Voto alla grafica. 8,5 altrimenti non riesco a dare di più alld grafiche successive…

    Aggiungerei voto 0,5 a tutti gli italiani che non ci hanno capito nulla!!

    Voto 1 a chi non ha la pazienza di aspettare un giro in più rispetto agli altri prima di cambiare la moto….

    Voto 0 alla Motogp post Valentino. Mi dispiace ma non è più la stessa cosa.

    Voto N.C. al tim LTTCGP che avrebbe esattamente fatto 0 punti anche se avessi schierato la line up….. assurdo…

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