Una favola da raccontare: Recensione Grand Hotel dei Cesari

Una favola da raccontare: Recensione Grand Hotel dei Cesari

di 26 Ottobre 2024

Roma, l’orizzonte, il mare: una favola da raccontare

Il Grand Hotel dei Cesari offre un’esperienza unica per chi ama immedesimarsi nel rumore delle onde sugli scogli e nel profumo di sale che riemerge dal mare. Infatti, l’Hotel ha due strutture (forse dai motori di ricerca non è chiarissimo, ma se telefonate vi verrà spiegato tutto nel dettaglio), una a 4 stelle e una a 3 stelle. La prima è la residenza principale, grande e fornita di servizi come reception o ristorante, mentre la seconda è tutt’altra cosa e, a mio avviso, la parte migliore dell’offerta. Quella che chiamano “depandance”, infatti, non è altro che… una struttura letteralmente a picco sul mare! Uscendo dalla finestra sembra di essere in mezzo all’acqua, che pare quasi di poter toccare. Certo, se non siete amanti del rumore delle onde e del volo dei gabbiani, forse, non è la scelta migliore per voi, ma è un’esperienza che bisogna assolutamente provare. L’Hotel ha anche bar, piscina privata e altri servizi. I bagni sono puliti e il personale molto disponibile. Nel mio caso, ad esempio, c’erano stati alcuni problemi con la ricezione del pagamento online (poi risolti), ma la ragazza alla reception ci ha comunque tenuto da parte le camere che avevo prenotato inizialmente (sebbene, a pagamento fallito, non fossero obbligati a farlo). Tutto ciò, senza dimenticare che la struttura è a due passi dal centro della città ed è, dunque, ben fornita di servizi, negozi e punti di svago.
Nel complesso, valuto in modo assolutamente positivo il nostro soggiorno nella sempre bellissima Anzio, luogo di storia e cultura a pochi passi da Roma e dalla Villa di Nerone. Che altro dire? Se siete curiosi dovete assolutamente andare là anche voi!

 

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About the Author: Alessandro Tassinari

Alessandro nasce a Forlì il 21 settembre del 1998. Ha partecipato a diversi Concorsi Letterari ottenendo più di ottanta premi e riconoscimenti (tra primi posti e menzioni di merito); suoi componimenti sono presenti in diverse antologie e siti d’impronta culturale. Nel 2015 partecipa ad una mostra forlivese, dedicata alla creatività adolescenziale. Partecipa come comparsa alla docu-fiction “Morgagni oggi; sua maestà anatomica” (di Cristiano Barbarossa). Realizza le illustrazioni per il fantasy “L’ombra di Lyamnay” (Annarita Faggioni), per poi firmare le introduzioni alla raccolta poetica “Respiro di vita” (Melissa Storchi) e a “Dieci Dodici” (Umberto Pasqui). Nel 2016 riceve il premio “Naim Araidi” per la poesia giovane. L’anno seguente partecipa come giurato al concorso “Aspettando il Natale”. Vince una borsa di studio per merito presso l’Università di Bologna ed un’altra istituita dal Comune di Cervia in memoria di Gino Pilandri, storico sindaco della città romagnola. Presso l’Università di Bologna consegue in tutto tre lauree: in Lettere, Italianistica e Geografia.

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